<p>Regole della Pocha</p>
Come giocare a Pocha
La Pocha, conosciuta anche come La Podrida o Oh Hell, è un gioco molto conosciuto in differenti Paesi di lingua spagnola e ciò fa sì che esistano molti tipi di varianti. È un gioco di prese in cui l’importante non è ottenere più o meno mani, bensì indovinare in anticipo quante prese ci si aggiudicherà.
OBIETTIVO DEL GIOCO
Indovinare il pronostico realizzato all’inizio di ogni mano cercando di far sì che il numero di prese ottenute sia il più alto possibile.
MAZZO DI CARTE
Si gioca con un mazzo di 40 carte spagnole.
NUMERO DI GIOCATORI
Nella Pocha il numero di giocatori che può partecipare è variabile, ma la partita ideale si gioca tra 4 e 5 giocatori. Se si è in 3, non si utilizzano i due del mazzo, così da permettere che tutti i giocatori ricevano lo stesso numero di carte quando si distribuisce tutto il mazzo.
ORDINE E VALORE DELLE CARTE
L’ordine delle carte per tutti i semi, da maggiore a minore, è il seguente: asso, re, cavallo, fante, sette, sei, cinque, quattro, tre e due.
Le carte non hanno valore a livello di punti, si considera solamente il numero di mani vinte o perse per giocatore.
DISTRIBUZIONE DELLE CARTE
Si fa un’estrazione per determinare quale giocatore dovrà dare le carte per primo; il giocatore di mano sarà quello che si trova alla sua destra. Chi da le carte, passerà il mazzo al giocatore alla sua sinistra per farglielo alzare. Dopodiché, distribuirà le carte corrispondenti per ogni giocatore in quella mano, una per una, in senso antiorario, scoprendo la carta successiva che indicherà il seme di briscola e rimarrà visibile al lato del mazzo al centro del tavolo. Nelle mani in cui si distribuiscono tutte le carte del mazzo, il mazziere mostrerà la sua ultima carta prima di prenderla per sé e questa stessa carta indicherà il seme di briscola.
INIZIO E SVILUPPO DEL GIOCO
Nella Pocha si gioca a un numero determinato di mani, stabilito in anticipo dai giocatori. Il giocatore che, una volta terminate le mani, abbia ottenuto il punteggio più elevato, vincerà la partita.
Di solito si gioca a un numero di mani tali per cui nella prima si giochi con una carta per giocatore, aumentando il numero delle carte di una per mano, fino ad arrivare a distribuire tutte le carte del mazzo tra i giocatori. A questo punto, si giocano tante mani in cui si distribuiscono tutte le carte del mazzo quanti sono giocatori; il numero delle carte per giocatore e per mano decrescerà nuovamente fino a distribuire una carta per giocatore come all’inizio.
Comincia il giocatore di mano con una carta e gli altri giocatori dovranno giocare a turno una delle loro carte rispondendo al seme di uscita, montando (se possibile) o senza rispondere tirando una briscola. Se un giocatore non possiede una briscola superiore a quella già giocata in una mano, potrà calare una carta qualsiasi. Se il giocatore di mano inizia con una briscola, costringe tutti i giocatori che hanno delle briscole in mano a giocarle. Nel caso in cui un giocatore non avesse né una carta del seme di uscita né una briscola, potrà calare una carta qualsiasi degli altri due semi.
Il vincitore della mano è il giocatore che ha calato la briscola più alta e, in mancanza di una briscola, quello che ha calato la carta più alta del seme di uscita. Chi vince la mano, la posiziona coperta davanti a sé e sarà il giocatore di mano per la mano successiva.
Il gioco continua in questo modo finché non si giocano tutte le carte che i giocatori hanno nella loro mano. Vince la partita il giocatore che realizza il punteggio più alto al momento di completare il calcolo dell’ultima mano. Se c’è un pareggio, si giocano delle nuove mani con una sola carta finché il pareggio non viene risolto a favore di un giocatore.
PREVISIONI E RICHIESTE
Ogni mano è composta da tante prese quante sono le carte possedute da ogni giocatore. Prima di giocare le carte, in tutte le mani, ogni giocatore dovrà indicare quante prese crede che potrà realizzare in quella stessa mano, iniziando dal giocatore di mano.
Una particolarità importante è che l’ultimo che dichiara il numero di mani che crede che si potrà aggiudicare (chi distribuisce le carte) non potrà mai affermare che otterrà un numero di prese tale per cui, se sommato ai numeri dichiarati dai suoi rivali, si ottiene il numero di prese totali della mano. In questo modo non accadrà mai che tutti i giocatori indovinino le loro previsioni perché così almeno uno di loro sbaglierà.
Questa previsione delle prese che ognuno si aggiudicherà è la base del gioco dato che, come si vedrà, l’obiettivo non è prendere le carte, bensì indovinare le previsioni.
PUNTEGGIO DEL GIOCO
Quando si sono giocate tutte le carte di una mano, si andrà a ricontare i punti in funzione delle volte in cui ogni giocatore abbia indovinato il numero di prese che si è realmente aggiudicato rispetto a quelle che aveva previsto. Ogni giocatore otterrà 10 punti se indovina il numero esatto di prese che si sarebbe aggiudicato. Inoltre, i giocatori che hanno indovinato la propria previsione, otterranno 5 punti per ogni presa realizzata in quella mano. I giocatori che non hanno indovinato il numero di prese che si sarebbero aggiudicati, ottengono 5 punti negativi per ogni presa di differenza, sia per eccesso che per difetto, tra quello che avevano pronosticato e quello che si sono realmente aggiudicati.
Per annotare i punti si utilizza una tabella a doppia entrata: di solito, si divide il foglio in colonne, in quella di sinistra si indica il numero di carte di ogni mano e nel resto delle colonne si annoterà via via il punteggio della smazzata di ogni giocatore, come anche la somma accumulata con il punteggio precedente.